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Val d’Orcia – Radicofani, Monte Amiata, Bagni San Filippo (Seconda tappa del tour di 3 giorni)

Sicuramente questo è uno dei tour più belli che si possono fare nella zona. Una varietà di paesaggi incredibile, dalle crete alle faggete, passando per borghi, abbazie e piscine naturali di acqua sulfurea.

Impegno Fisico
Tecnica
Road Book

Si parte dall’Agriturismo La Selvella per dirigersi verso Abbadia San Salvatore, alle pendici del Monte Amiata.

La prima parte del percorso è prevalentemente in salita su una strada con un asfalto ottimo e senza traffico. Bellissimo il paesaggio con la vista dell’Amiata.

Raggiunto il borgo, che merita una visita, e rifocillati in uno dei tanti bar nella piazza, si prosegue dopo aver fatto sosta all’Abbazia longobarda di San Salvatore (molto interessante), e si affronta la lunga salita che porta in cima al Monte Amiata (al terzo e ultimo rifugio).

Necessaria una sosta in uno dei ristoranti presenti e poi lunga discesa, di una bellezza sconvolgente, in direzione Pescina.

Procedendo in direzione Vivo d’Orcia, a causa del crollo di un ponte, abbiamo trovato la strada asfaltata interrotta e abbiamo dovuto fare unaedeviazione in direzione Capanne su strada sterrata fino a un ponticello, superato il quale si continua sulla sinistra sempre su sterrata, prevalentemente in salita, fino a reimmetersi sulla strada asfaltata poco prima del paese, da qui si procede in direzione Campiglia d’Orcia.

Si entra nel borgo e, all’uscita, si prende una strada di campagna (asfaltata), in gran parte in discesa (dopo una breve e ripida salita) in direzione Bagni San Filippo.

All’incrocio si prende a destra verso il centro del borgo e poco dopo, sulla destra, si trova una discesa pedonale (si scende dalla bici) che porta fino alla prima piscina dove lasciare le bici e proseguire alcune centinaia di metri per raggiungere le piscine con la cascata d’acqua sulfurea. Da non perdere.

Si prosegue in discesa fino a raggiungere la Cassia che si percorre per circa 200 metri per poi prendere a sinistra e salire in direzione Radicofani. Dopo l’incrocio con la strada percorsa all’andata, si raggiunge l’agriturismo La Selvella, dove si conclude il Tour.

Download file: Monte-Amiata.gpx
  • Radicofani
  • Radicofani
  • Abbadia San Salvatore
    Vetta Monte Amiata
    Pescina
    Vivo d'Orcia
    Campiglia d'Orcia
    Bagni San Filippo
Valutazione del percorso

Il percorso è quasi tutto su strade pochissimo trafficate.

Le salite sono impegnative ma pedalabili. Da tener presente la lunghezza dell’ascesa alla vetta del Monte Peglia che si trova a quota 1650 m. Ci si arriva dopo aver superato due rifugi dove sono presenti impianti di risalita, utilizzati nella stagione invernale.

La discesa verso Pescina è sicuramente il tratto più bello. Si viaggia su un buon fondo stradale, con curve e tornanti, immersi in un fitto bosco.

Da Pescina, il percorso su asfalto è interrotto temporaneamente per il crollo di un ponte. Si può comunque procedere lo stesso utilizzando una strada sterrata in direzione Capanne. Questo tratto può risultare impegnativo, anche perché si comincia a sentire la fatica accumulata per l’ascesa del Monte Amiata.

Arrivati a Vivo d’Orcia si procede in discesa, con brevi tratti di salita fino a Bagni San Filippo.

Da qui si scende ancora fino ad immettersi per un breve tratto sulla Cassia e poi prendere la strada che risale le colline fino all’agriturismo.

Racconto dell’esperienza di viaggio

La tappa è stata programmata come quella più importante delle tre. Questo perché ci siamo posti l’obiettivo di salire fino alla vetta del Monte Amiata e di esplorare un territorio molto vario con molti punti di interesse.

Il paesaggio è sicuramente bellissimo e unico e ci ha consentito di sentire poco la fatica.

Interessanti i borghi attraversati, in modo particolare Abbadia San Salvatore con il suo centro storico e la sua Abbazia longobarda che le da il nome, e le piscine naturali di acqua sulfurea di Bagni San Filippo.

Ottimo il ristorante posto sulla vetta del Monte Amiata che ci ha servito buoni e abbondanti primi piatti con funghi.

Sicuramente il fatto di poter contare sull’accoglienza dell’Agriturismo La Selvella, ha fatto la differenza, sia per il confort degli appartamenti che per l’ottima cucina.

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