Si parte dall’Agriturismo La Selvella per dirigersi verso Abbadia San Salvatore, alle pendici del Monte Amiata.
La prima parte del percorso è prevalentemente in salita su una strada con un asfalto ottimo e senza traffico. Bellissimo il paesaggio con la vista dell’Amiata.
Raggiunto il borgo, che merita una visita, e rifocillati in uno dei tanti bar nella piazza, si prosegue dopo aver fatto sosta all’Abbazia longobarda di San Salvatore (molto interessante), e si affronta la lunga salita che porta in cima al Monte Amiata (al terzo e ultimo rifugio).
Necessaria una sosta in uno dei ristoranti presenti e poi lunga discesa, di una bellezza sconvolgente, in direzione Pescina.
Procedendo in direzione Vivo d’Orcia, a causa del crollo di un ponte, abbiamo trovato la strada asfaltata interrotta e abbiamo dovuto fare unaedeviazione in direzione Capanne su strada sterrata fino a un ponticello, superato il quale si continua sulla sinistra sempre su sterrata, prevalentemente in salita, fino a reimmetersi sulla strada asfaltata poco prima del paese, da qui si procede in direzione Campiglia d’Orcia.
Si entra nel borgo e, all’uscita, si prende una strada di campagna (asfaltata), in gran parte in discesa (dopo una breve e ripida salita) in direzione Bagni San Filippo.
All’incrocio si prende a destra verso il centro del borgo e poco dopo, sulla destra, si trova una discesa pedonale (si scende dalla bici) che porta fino alla prima piscina dove lasciare le bici e proseguire alcune centinaia di metri per raggiungere le piscine con la cascata d’acqua sulfurea. Da non perdere.
Si prosegue in discesa fino a raggiungere la Cassia che si percorre per circa 200 metri per poi prendere a sinistra e salire in direzione Radicofani. Dopo l’incrocio con la strada percorsa all’andata, si raggiunge l’agriturismo La Selvella, dove si conclude il Tour.